Menta d’acqua (Mentha aquatica L.)
Come riconoscerla
Erbacea con fusto quadrangolare e foglie opposte a forma ovata con margine seghettato. Infiorescenza emisferica all’ascella delle foglie, di un color rosa costituita da minuti singoli fiori costituiti singolarmente da 4 petali. La pianta si diffonde attraverso rizomi striscianti che si sviluppano e si accrescono sul terreno con elevato grado di umidità. Difficilmente tollera periodi di carenza d’acqua, più delicata e dipendente ad un terreno imbibito d’acqua rispetto altre specie del genere Mentha, tra le quali in Riserva è possibile osservare Mentha longifolia, che si riconosce dalle foglie più allungate e lanceolate, ma soprattutto per avere un’infiorescenza maggiormente appuntita e piramidale.
Cenni storici, utilizzo e curiosità:
In passato e tuttora viene utilizzata per il mal di testa e per placare il senso di vomito. Viene utilizzata come altre specie del genere Mentha per aromatizzare i primi piatti, le insalate e per insaporire bevande analcoliche. Conosciuta inoltre la sua applicazione come pasta dentifricia, come per il genere Salvia.
Ambiente, distribuzione e prospettive di conservazione
Cresce in ambienti umidi e paludosi, lungo i corsi d’acqua. Le attività di gestione delle sponde dei corsi d’acqua minori e dei fossati, attraverso gli interventi di canalizzazione o opere di pulizia, manutenzione e sostituzione dell’argine con altro materiale eliminano molte specie tipiche degli argini.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.