Giaggiolo d’acqua (Limniris pseudacorus (L.) Fuss)

Come riconoscerlo

Erbacea alta più di 1 metro, riconoscibile per le lunghe foglie piatte che terminano a punta di coltello e dai fiori giallo intenso. Lo stelo fiorale è annuale, e il fiore presenta nella parte superiore 3 tepali e poco più in basso altri 3 tepali, utili ad attirare insetti impollinatori. Il periodo in cui la fioritura è più densa e visibile nella Riserva è aprile-maggio. Si diffonde negli ambienti umidi grazie a un rizoma (fusto sotterraneo) strisciante, ai bordi del lago e nelle rive dei fossati, necessitando di trovarsi a stretto contatto con un terreno carico di acqua. Il frutto è una capsula che contiene semi piatti e leggeri, in grado di galleggiare e disperdersi attraverso l’elemento acqua. E’ noto che il seme può rimanere quiescente fino a 1 anno, finché non trova le condizioni idonee per germinare.

Cenni storici, utilizzo e curiosità

L’epiteto pseudoacorus deriva per la somiglianza con le foglie del genere Acorus. Riempie distese di terreni umidi, anche molto vaste, di un giallo intenso nel periodo di fioritura ed il vistoso fiore, in passato, veniva utilizzato come elemento decorativo nelle abitazioni, oggi naturalmente ne è vietata la raccolta. Attualmente rientra tra le piante più indicate per i progetti di fitodepurazione delle acque.

Ambiente, distribuzione e prospettive di conservazione

Cresce in ambienti umidi e paludosi, lungo i corsi d’acqua. Le attività di gestione delle sponde dei corsi d’acqua minori e dei fossati, attraverso gli interventi di canalizzazione o opere di pulizia, manutenzione e sostituzione dell’argine con altro materiale eliminano molte specie tipiche degli argini.

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